Negli ultimi anni l’enoturismo è divenuta una delle attività di punta di alcune regioni italiane, come ad esempio la Lombardia, con le sue estese zone vinicole, tra cui spicca la Valtellina.
In questo articolo vogliamo consigliarti dove fare una degustazione in Valtellina, raccontandoti il territorio e l’agricoltura eroica che lo contraddistingue.
Se come noi sei appassionato di enogastronomia e di turismo lento, non puoi certo privarti di questa esperienza, un viaggio sensoriale e di gusto, per cui continua a leggere per saperne di più.

I terrazzamenti: caratteristica della Valtellina
Montagne e vallate incontaminate sono un segno distintivo della Valtellina, che spesso viene scelta dai turisti come meta dove trascorrere le proprie vacanze, all’insegna dello sci, delle passeggiate, del relax e della sua gastronomia.
Ma questa regione della Lombardia è anche una importante terra di vini, proprio nel cuore della regione, dove scorre il fiume Adda e dove le condizioni climatiche favoriscono la crescita delle uve.

Qui il territorio è caratterizzato da terrazzamenti vitati e 2500 km di muretti a secco, un’arte che l’uomo ha saputo tramandare nel tempo, tanto da essere riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Questi muretti a secco vengono realizzati da millenni con la sola pietra ad incastro, senza cemento come collante.
Un modo per ottimizzare il territorio e modellare così i versanti delle montagne, dove lungo i pendii filari di uva si susseguono in un’armonia tra natura e uomo.
La Valtellina, una valle longitudinale che si estende da ovest ad est, con i suoi 980 ettari è così divenuta l’area terrazzata coltivata a vite più estesa d’Italia.
Quali vini vengono prodotti in Valtellina
In Valtellina si produce vino anche grazie alle condizioni climatiche favorevoli che contraddistinguono il territorio, caratterizzato da scarsa piovosità e da ben 2000 ore di sole l’anno sui vigneti.
Inoltre le viti sono protette dalle Alpi Retiche ed Orobiche ed infine a mitigare il clima ci pensa il Breve, il vento tiepido che soffia dal Lago di Como e che va a contrastare le correnti fredde che scendono invece dalla vicina Svizzera.

In Valtellina si parla di agricoltura eroica, dato che viene fatto tutto a mano. Pensa che ci hanno raccontato che in alcune zone proibitive si servono addirittura dell’aiuto di un elicottero per trasportare alle cantine le casse piene di uva

La vendemmia viene effettuata a partire da metà ottobre e principalmente, lungo il versante retico, viene coltivata uva Nebbiolo, di qualità Chiavennasca. Si tratta di un vitigno autoctono e più resistente alle malattie e soprattutto alle altitudini, che variano dai 300 fino ai 600 metri, arrivando fino ad 800 metri in alcuni casi estremi.
Altri due vitigni autoctoni importanti sono il Pignola ed il Rossola.
Dalle uve Nebbiolo viene prodotto principalmente il Valtellina Superiore DOCG, da cui poi derivano altre cinque diverse sotto zone, che cambiano in base a clima, altitudine ed esposizione. Queste sotto zone sono Inferno, Sassella, Grumello, Maroggia e Valgella.

In Valtellina puoi trovare anche altre due denominazioni, un DOC ed un IGT, rispettivamente il Rosso di Valtellina DOC e Alpi Retiche IGT.
Infine uno dei prodotti più iconici è lo Sforzato di Valtellina DOCG, un vino passito rosso secco, ottenuto appunto dall’appassimento di uve Nebbiolo, il primo del genere in Italia ad ottenere la denominazione DOCG.
Strada del Vino della Valtellina
Dal comune di Ardenno fino a quello di Tirano si può percorrere la cosiddetta Strada del Vino della Valtellina. Un percorso lungo 67 km tra vigneti terrazzati, cantine ed antichi borghi e che offre al visitatore un meraviglioso panorama tra le montagne, oltre alla possibilità di fare un viaggio tra antiche tradizioni e sapori.
La strada può essere percorsa in auto, ma anche in bici oppure a piedi, quest’ultimo probabilmente il modo migliore per conoscere appieno il territorio, l’agricoltura eroica che lo contraddistingue e l’eccellenza enogastronomica valtellinese.

Come spesso accade, alla Strada del Vino sono associate varie cantine, ristoranti e strutture ricettive che accolgono il turista con visite guidate, degustazioni e offrendo prodotti tipici del territorio.
Esiste persino una fitta rete di Wine Trekking, percorsi ad anello lungo la Strada del Vino, tra filari, santuari, castelli ed ovviamente cantine. In totale i percorsi sono undici e si possono fare tranquillamente in autonomia, ti basterà seguire i totem dove trovi dei qr code informativi.
Dove fare una degustazione in Valtellina
Il modo migliore per entrare in contatto con la Valtellina e le sue tradizioni vitivinicole è senza dubbio quello di visitare una cantina e fare una degustazione.
Noi abbiamo scelto Nera Vini a Chiuro, molto comoda per noi dato che l’abbiamo raggiunta a piedi dal nostro alloggio. Potrebbe interessarti Weekend a Chiuro e dintorni: cosa fare in Valtellina.

Qui abbiamo avuto modo di fare una interessante visita della cantina, dove abbiamo passeggiato tra le botti e dove ci hanno raccontato il territorio, la storia della famiglia Nera ed i metodi di vinificazione, spiegandoci le varie fasi di produzione, fino all’imbottigliamento.
A fine visita abbiamo fatto una degustazione di tre differenti vini, il tutto accompagnato da un tagliere di salumi e formaggi tipici. Assolutamente consigliata e ti suggeriamo di prenotarla, altrimenti rischi di non poterla fare.
Ti lasciamo qui il link diretto per prenotare.
A fine esperienza poi abbiamo visitato il punto vendita, che si trova proprio accanto al Wine Bar, dove abbiamo acquistato alcune bottiglie da portare a casa. Ma non solo vino, troverai anche tanti altri prodotti tipici valtellinesi.
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